I disturbi del sonno

Il testo è tratto dall’approfondito e interessante libro di Monica Nucci “Come curare l’insonnia: Consigli e terapie per mettere fine ai disturbi del sonno“, cliccate sul link per leggere la versione integrale

I disturbi del sonno possono avere molte cause ma non tutte sono collegate a un quadro clinico. Chi occasionalmente passa una notte agitata e non riesce ad addormentarsi, non deve farsi troppi problemi, probabilmente non ha elaborato fastidi o problemi e lo fa durante la notte. Anche il pensiero di una bella visita, una vacanza o una festa possono rubare il sonno. Inoltre dei raffreddori non ancora scoppiati possono influire sulla tranquillità del sonno. Anche altre cose che forse sono una novità, come la nuova illuminazione stradale che arriva crudele nella stanza da letto possono dare adito a insonnia.

Se soffriamo di questi disturbi solo qualche volta possiamo bilanciare la situazione trovando nuovamente il nostro ritmo di sonno abituale, questo però non riesce a tutti, più di un terzo degli italiani si augura una notte tranquilla ma non riesce a dormire bene. Incredibilmente alcune persone pensano di aver dormito tutta la notte ma si svegliano la mattina dopo stanchi e senza energie. Quello che non sanno, è che dietro a ciò può esserci proprio un disturbo del sonno. In questi casi è sempre utile contattare il proprio medico di fiducia. In campo medico i continui disturbi e la perdita di sonno vengono chiamati insonnia.

Spesso ci sono cause concrete oppure a causare i disturbi sono i sintomi di malattie psichiche o neurologiche, tuttavia, se il medico non riesce a trovare una causa, normalmente nascono da preoccupazioni riguardanti il sonno. Rifletti sullo stato del tuo disturbo, questi problemi non sono delle sciocchezze da sottovalutare, specialmente quando durano molto tempo e diventano cronici. Una notte agitata ruba dell’energia fondamentale alla giornata. Gli interessati soffrono di un calo di rendimento ed in casi estremi non solo le capacità di produrre è limitata ma anche le competenze sociali. Una persona stanca tende a sopravvalutarsi e non percepisce completamente i pericoli, questo porta spesso a incidenti per strada, sul posto di lavoro e a casa.

I disturbi del sonno vengono normalmente divisi in due categorie a seconda della loro causa: disturbi del sonno primari e secondari. I medici interpretano i disturbi del sonno primari come causati dallo stress o da condizioni del sonno non individuali, mentre i secondari hanno cause organiche o fisiche, ma anche le cause psichiatriche vengono inserite in questa categoria.

Cause

Ci sono molti fattori che provocano disturbi del sonno. Alcuni ve li citiamo qui. Una pressione sanguigna alta, così come la depressione, favoriscono i disturbi del sonno. Anche le nostre abitudini di vita sbagliate possono influire in modo negativo, tra queste citiamo il caffè, il fumo e l’alcol. In cima alla lista troviamo anche le droghe illegali come marijuana, cocaina, ecstasy ed eroina. Soprattutto le persone che lavorano su turni soffrono di disturbi del sonno, come per esempio il personale negli ospedali o nelle case di cura per anziani. Ci sono normalmente quattro turni: la mattina, la sera, turni di mezzo e turni di notte. Il ritmo del sonno è così totalmente disequilibrato. Anche le persone che viaggiano molto e attraversano diversi fusi orari soffrono del cosiddetto jetlag. L’ambiente in cui dormiamo ha un ruolo significativo. Se ci sono apparecchi elettronici nelle vicinanze possono essere quelli la causa dei disturbi del sonno.

Le medicine possono anche portare a disturbi del sonno, e anche se vi sembra assurdo, tra queste ci sono anche i sonniferi. Chi prende sonniferi deve aumentarne le dosi via via che li assume per poter dormire tutta la notte. Gli antibiotici, alcuni farmaci contro le allergie, diuretici e alcune medicine che vengono prescritte per la demenza sono spesso la causa di una notte disturbata. Molti quadri clinici includono disturbi del sonno e insonnia. Molto spesso sono delle malattie che provocano dolore: la fibromialgia, l’emicrania, mal di testa, malattie che coinvolgono il tratto dello stomaco e dell’intestino così come malattie croniche delle articolazioni come l’artrosi, i reumatismi e l’artrite. Tuttavia anche malattie che non provocano dolore causano i disturbi del sonno. Tra questi ci sono i disturbi del sistema circolatorio e i disturbi che insorgono nella menopausa. Anche il disturbo uditivo costituito dai rumori che l’orecchio percepisce come fastidiosi, l’acufene, favorisce i problemi durante il sonno.

Inoltre le malattie dei reni, della prostata così come lo stimolo continuo della minzione sono responsabili di un sonno disturbato. Le piante verdi producono ossigeno, ma solo durante il giorno. Di notte lo prendono. Queste due azioni contrarie sono poco conosciute, quindi molte persone tengono delle piante alla finestra per la produzione di ossigeno, in realtà di notte appena le piante prendono ossigeno peggiora la condizione dell’aria in camera da letto.

La carenza di ferro, il minerale che a volte non è presente in quantità sufficienti nel corpo umano, sembra sia anche una causa: è un dato di fatto che il corpo ci mostra una carenza attraverso i disturbi del sonno. Lo stress eccessivo è spesso un fattore dei problemi del sonno. Nelle persone che sono continuamente sotto stress, vengono prodotti in massa cortisone e adrenalina, che sono entrambi ormoni dello stress. Con questi ormoni il corpo non si tranquillizza e la persona non riesce ad addormentarsi e nemmeno a dormire in modo continuato.

Cause psichiche e neurologiche

Con disturbi psichici i medici intendono per esempio la sindrome burn-out (forma di esaurimento). Le persone che soffrono di questa sindrome sono vittime di mobbing sul posto di lavoro o a scuola, ciò può portare a una crisi di nervi, scatena paure e porta a depressioni serie. Il cervello vuole elaborare queste informazioni negative durante la notte, ma non può perché la persona non riesce a dormire. Una volta che la persona si è addormentata si sveglierà di continuo con attacchi di paura. Le depressioni sono un’ulteriore causa psicologica. Ci sono dei carichi psichici durante la giornata che le persone non riescono a immagazzinare e vengono portate in camera da letto. Questi problemi ostacoleranno l’addormentamento e un riposo senza interruzioni.

Il cervello elabora le impressioni belle e brutte durante la notte. Se abbiamo disturbi del sonno o non riusciamo ad addormentarci limitiamo il cervello nel suo lavoro. Pertanto non possiamo fare progressi con le nostre paure e con i nostri problemi e ciò può portare a depressioni. Ma c’è dell’altro perché il collegamento tra psiche e sonno è molto stretto. Se questa connessione viene disturbata dall’insonnia arrivano depressioni e addirittura a disturbi mentali. Questo stato disturbato può arrivare a creare allucinazioni.

Dal punto di vista neurologico malattie come il Parkinson, la sclerosi multipla e spossatezza cronica vengono presi in considerazione come causa dei disturbi del sonno. Anche malattie come il cancro, malattie immuni tiroidee o delle vie respiratorie possono condurre a carenza di sonno. Non dimentichiamo che anche una gravidanza alcune volte dà problemi di sonno. Esiste un’altra forma di disturbo del sonno: l’ipersonnia. È una diagnosi che raggruppa numerosi disturbi del sonno con un’eccessiva sonnolenza diurna, nonostante la notte l’interessato dorma bene. La causa scatenante potrebbero essere delle lesioni traumatiche al cervello ma anche l’assunzione sbagliata di farmaci o di altre sostanze. Anche nel caso il sonno venga interrotto saltuariamente, per esempio da incubi, gemiti, disturbi del cibo o sonnambulismo, possono nascere disturbi cronici.

Ulteriori cause sono il russare, la sindrome delle gambe senza riposo, il sonnambulismo, il digrignare i denti e le apnee. Inoltre ci sono fattori che non possono essere classificati. Questi non sono stati sufficientemente studiati o riportano caratteristiche di categorie diverse.

Diagnosi e trattamento

Per i disturbi del sonno esiste una classificazione internazionale, la CSD che significa Classification of Sleep Disorders. Questa CSD suddivide i disturbi del sonno in diversi gradi di complicazione e gruppi. Questa lista viene continuamente aggiornata secondo le nuove conoscenze nel campo della ricerca del sonno. Grazie a questa classificazione il medico ha un aiuto con il quale può fare una diagnosi ma sono molto più importanti le informazioni che il paziente da al medico rispetto alla classificazione.

A volte per il medico è difficile dare una concreta diagnosi. Il motivo è l’impressione che ha il paziente della sua esperienza notturna, ha dormito bene o male? Molti pazienti si sentono spiritualmente e fisicamente in salute durante tutto il giorno ma hanno l’impressione di aver dormito male o troppo poco. Ma ci sono anche persone che non percepiscono i disturbi del sonno anche se realmente esistono. Queste persone sono stanche durante il giorno, sono deboli nelle loro prestazioni e nella loro concentrazione. Il medico ha normalmente una lista di domande che segue punto per punto con il paziente.

La diagnosi è più effettiva se il paziente annota le sue abitudini del sonno e le sue esperienze in un quaderno per alcune settimane, queste informazioni danno al medico il contenuto di cui ha bisogno per fare una giusta diagnosi. Anche il quadro clinico generale del paziente gioca un ruolo importante nella diagnosi. Durante la visita medica il paziente verrà visitato in maniera approfondita, verrà misurata la pressione e verranno fatti gli esami del sangue così come analizzate le urine.

Se il medico non può eseguire una diagnosi chiara viene richiesto un controllo in un laboratorio che analizza il sonno. Alcuni ospedali, soprattutto le cliniche universitarie, possiedono dei dipartimenti specializzati nell’eseguire questo tipo di controlli. L’ultima diagnosi effettuata è decisiva per la terapia. È importante che il paziente non prenda nessun sonnifero e nessun farmaco senza ricetta e senza essere d’accordo col medico. Sonniferi di qualsiasi tipo, compresa l’ipnosi, sono adatti solo per un periodo di tempo limitato, chi li assume per un lungo periodo rischia la dipendenza e scivola in un altro problema. Se il paziente soffre di depressione o i disturbi del sonno rimandano a questa, il medico può prescrivere antidepressivi. Questi regolano il corso del sonno ma non agiscono per un lungo periodo di tempo.

Laboratorio del sonno

Tra le analisi necessarie per stabilire i disturbi del sonno di un paziente c’è proprio il laboratorio del sonno. Alcune cliniche dispongono di stazioni speciali e di solito sono le cliniche universitarie. Se il medico non può fare una chiara diagnosi il paziente verrà mandato nel laboratorio del sonno. Spesso questi pazienti hanno dei disturbi per cause psichiche. Nel laboratorio il controllo avviene di notte. Il paziente dorme in una camera singola sotto il controllo di medici specializzati in questo tipo di malattie. Il paziente verrà collegato ai seguenti apparecchi: EEG, misura l’attività elettrica dell’encefalo  EOG misura la respirazione  EMG permette la valutazione dell’attività neuromuscolare  ECG misura l’attività elettrica del cuore  Così come a strumenti che misurano il flusso della respirazione e la saturazione del respiro. Anche la posizione del corpo viene valutata. In alcuni casi il paziente può venire filmato e il video analizzato in un secondo momento. Questi dati vengono poi tenuti in considerazione per fare una diagnosi generale. Una volta che tutti i dati sono stati valutati, i medici specializzati daranno un responso preciso e la corrispondente terapia.

Disturbi del sonno nei bambini

I bambini necessitano di un buon sonno per poter crescere bene. Nel paragrafo seguente ti raccontiamo brevemente come devono comportarsi i genitori se i bambini non riescono a dormire bene. Per i bambini è importante avere una giornata scandita da un ritmo preciso, questo non significa che i genitori debbano pianificare minuto per minuto, ma che stabiliscano gli orari dei pasti e della nanna. Molti bambini hanno paura del buio, pertanto una piccola luce può tranquillizzarli e farli addormentare. I neonati e i bambini piccoli a volte scambiano la notte per il giorno e per i più piccoli spesso è importante l’allattamento anche di notte. Gli studiosi trovano sbagliato far dormire i piccini nel letto dei genitori ma noi non ci troviamo niente di sbagliato se nel lettone riescono ad addormentarsi e dormono tutta la notte. Pensiamo che sia giusto che siano i genitori stessi a decidere se il bimbo dormirà nel lettone oppure no. Tuttavia è importante che la sera il bambino si addormenti nel suo letto e non sul divano o in braccio ai genitori, questa può essere un’eccezione ma non la regola.

I bambini tra i quattro e i dodici anni possono soffrire di notte di attacchi di panico. In questa fase il bambino deve elaborare molte impressioni, può essere l’asilo, la fase pre-scolare, il cambio di scuola ma anche la lite con gli amichetti che può portare a brutti incubi. Se il bambino si sveglia, urla ed è sudato i genitori dovrebbero tranquillizzarlo, spesso il bambino non si ricorda del sogno e la mattina dopo l’attacco di panico è stato dimenticato. Gli attacchi di panico diminuiranno col tempo e il bambino dormirà tutta la notte.

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